“The Power of Less Waste”: Il potere della riduzione dei rifiuti

Una moderna azienda di produzione deve essere l'epicentro ben organizzato di molte attività. Dalle materie prime al prodotto finito, ogni processo può svolgersi in modo efficiente, o inefficiente. L'inefficienza costa però tempo e denaro, quindi l'obiettivo di ogni azienda di successo è consumare la minima quantità di materiali necessari prendendo in considerazione i possibili scarti e minimizzandoli prima che diventino rifiuti.

In una tradizionale catena di fornitura lineare, è facile essere inefficienti: i materiali vengono spediti, lavorati e trasferiti, spesso senza una reale trasparenza sulla quantità di materiali sprecati lungo il percorso. I modelli di fornitura lineari sono pieni di punti in cui l’utilizzo dei materiali non è ottimizzato e spesso non si prestano alla riduzione o al riciclaggio dei rifiuti prodotti da un'azienda.

Ma con obiettivi di riciclaggio sempre più ambiziosi e con la consapevolezza da parte delle aziende di come il costo dei rifiuti incida sul bilancio, è il momento di passare a un approccio maggiormente circolare. Adottando un'alternativa circolare alle tradizionali catene di fornitura, possiamo iniziare a comprendere le implicazioni delle decisioni prese e delle misure adottate in termini di costi dell'intero ciclo di vita. In tale ambito, DS Smith si impegna a sostenere "The Power of Less": minori rifiuti e maggiore efficienza.

Il passaggio a un modello circolare sposta il punto focale. Se si considerano le risorse come elementi di un ciclo di fornitura, più che di una catena, ci si rende conto delle implicazioni dei rifiuti che si generano: come si possono sfruttare maggiormente le risorse producendo meno rifiuti? Questo principio non si applica ai soli materiali: si possono migliorare uso dell'energia, logistica e trasporti considerandoli parte di un ciclo di vita, non semplicemente anelli di una catena.

Meno rifiuti nel ciclo di fornitura significano più tempo e denaro speso per l'azienda. È questo "The Power of Less".

Come ridurre i rifiuti

Esaminate le fasi della vostra catena di fornitura: come è possibile iniziare a considerarlo un ciclo di fornitura? State sprecando risorse senza rendervene conto? Spesso, la generazione di una minore quantità di rifiuti ha inizio con un cambiamento di prospettiva.

Il modo migliore per ridurre i rifiuti è riflettere prima di generarli, poiché si potrebbe essere in grado di evitare che ciò accada. Progettisti, produttori, rivenditori, consumatori: possiamo tutti impegnarci per produrre e utilizzare meno, risparmiando sui costi di produzione e riducendo al contempo i rifiuti.

In DS Smith, tutto ciò che facciamo mira ad aiutare i nostri clienti a vendere di più, ridurre i costi e contenere il rischio. Confezioni e imballi sono fondamentali per portare i prodotti dal produttore al consumatore in condizioni immacolate, ma svolgono anche molte altre funzioni: devono essere semplici da riciclare, facile da leggere in negozio e molto altro. Deve essere una soluzione valida per diversi gruppi di parti interessate: produttori, rivenditori, logistica, consumatori, senza dimenticare l'ambiente, ma un buon packaging soddisferà tutte queste esigenze e contribuirà anche a ridurre i rifiuti piuttosto che a generarli.

Progettazione per il riciclaggio

I designer possono ridurre i rifiuti prima ancora della creazione di un prodotto. I volantini pubblicitari che troviamo nella cassetta della posta sono un ottimo esempio di scarsa progettazione. La maggior parte delle persone getta il materiale marketing, o la pubblicità non richiesta, nel cestino della carta, ma spesso i progettisti non pensano a ciò che accade dopo l'interazione con il consumatore. Ad esempio, i volantini in carta politenata sono un problema per i processi di riciclaggio della carta perché, in poche parole, non si può ottenere plastica dalla carta né creare carta dalla plastica.

Quindi perché non produrre comunicazioni marketing in una carta che possa essere correttamente riciclata? In tal modo potrebbe tornare nel ciclo di fornitura come materia prima ed essere riciclata in altri prodotti cartacei.

La comprensione del comportamento del consumatore - il cestino in cui getta la corrispondenza e il processo che ne consegue - farà la differenza nel modo in cui i prodotti sono utilizzati e riutilizzati e su come le risorse che contengono potranno continuare a fornire valore al ciclo di fornitura.

Alta qualità, maggior valore

Come tutti i processi di produzione, il riciclaggio richiede materie prime di alta qualità. Se la carta presentata per il riciclaggio è altamente contaminata possono verificarsi problemi e il materiale destinato al riciclaggio si rivelerà idoneo soltanto al recupero energetico o alla discarica. Non possiamo realizzare cartone resistente da carta ricoperta di cibo. Per noi, qualunque cosa non sia carta o cartone pulito contiene "contaminanti". I contaminanti rendono inutilizzabile materiale potenzialmente riciclabile, e ciò significa che diventerà un rifiuto.

È più economico ed efficiente dal punto di vista energetico acquistare materiali riciclati, ma solo se sono altrettanto buoni di un prodotto nuovo. Il concetto è facilmente comprensibile: nessuno desidera acquistare un prodotto riciclato per scoprire che la qualità è scadente. Di conseguenza, la carta e il cartone che utilizziamo come materie prime devono essere di qualità sufficiente per i prodotti che si andranno a realizzare.

Le persone sono sorprese nello scoprire di poter fare la differenza nei tassi di riciclaggio semplicemente differenziando i rifiuti, ma ciò può limitare in modo significativo la contaminazione che compromette la qualità del materiale. A un'attenta analisi, questo dato non sorprende: se una fabbrica riceve una consegna di cartone contaminato con vetro o metallo, i contaminanti danneggeranno i macchinari progettati per gestire prodotti a base di carta. I contaminanti possono persino causare l'arresto dei processi di riciclaggio fino a quando non si eliminerà il problema.

Quando ci schieriamo dunque in difesa di "‘The Power of Less Waste" intendiamo che se si separano i materiali da riciclare si generano meno rifiuti poiché aumenta la quantità riciclabile. 

Ecco perché quando iniziamo a lavorare con una nuova organizzazione esaminiamo tutto: dagli obiettivi ambientali del nostro nuovo partner, le capacità di segregazione e le attività di generazione dei rifiuti ai tassi di riciclaggio, le infrastrutture logistiche e la spesa per i rifiuti, tutte variabili che possono essere gestite per aiutare l'azienda non solo a raggiungere la conformità ma anche a ottenere le migliori prassi.

Il nostro obiettivo è favorire il cambiamento nei processi e nei comportamenti in modo che tutti, dai responsabili dei processi decisionali ai membri del team che utilizzano i cestini per il riciclaggio, possano beneficiare del potere della riduzione dei rifiuti.

 

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