DS Smith: i nuovi regolamenti UE rischiano di generare un’ondata di nuovi imballaggi in plastica e contraddicono anni di progressi per limitare la plastica nell'UE
L'UE sta per siglare un accordo su delle nuove norme sugli imballaggi e i rifiuti derivati, ma gli emendamenti alla proposta della Commissione rischiano di invadere il mercato con milioni di tonnellate di nuova plastica e di invertire un decennio di misure per limitarne l'uso, stando a DS Smith, l'azienda FTSE 100 leader nel settore degli imballaggi sostenibili, dei prodotti cartacei e del riciclaggio.
Gli emendamenti alla proposta della Commissione per un Regolamento sugli imballaggi e rifiuti derivati (Packaging and Packaging Waste Regulation, PPWR) sono l'oggetto di discussioni da parte dei membri del Parlamento Europeo e degli Stati Membro e le modifiche proposte comprendono obiettivi di riutilizzo obbligatorio per tutti i materiali.
Secondo un’analisi indipendente sottoposta a revisione paritaria commissionata da FEFCO1, gli obiettivi di riutilizzo obbligatorio che interessano tutti i materiali farebbero aumentare il volume degli imballaggi di plastica in circolazione, creando un monopolio della plastica in alcuni segmenti del mercato.
Packaging in cartone ondulato per trasporto e e-commerce
Ad esempio, se gli emendamenti vengono applicati alle categorie degli imballaggi in cartone e corrugati per i trasporti e l'e-commerce, saranno necessari 8,1 miliardi di nuove cassette di plastica del peso di 12 milioni di tonnellate per raggiungere un obiettivo di riutilizzo pari al 90% entro il 2040, e occorreranno 16 miliardi di litri di acqua per lavarne solo la metà per poterle riutilizzare2.
Questa ingente aggiunta di plastica all’economia dell'UE contraddice anni di progresso nel limitare l’uso degli imballaggi in plastica nell’UE e in tutto il mondo.
Nel caso in cui questi emendamenti controversi vengano adottati, il PPWR:
Penalizzerebbe il materiale da imballaggio più ampiamente riciclato e costituirebbe gravi minacce al funzionamento del sistema di riciclaggio che funziona meglio nell'UE
Comprometterebbe il successo di recenti politiche per limitare l’uso della plastica nell’UE, compresa la Direttiva sulle plastiche monouso;
Contraddirebbe gli obiettivi delle trattative in corso sull’importante trattato internazionale finalizzato a limitare l’inquinamento da materie plastiche.
Confermiamo il nostro impegno per raggiungere gli obiettivi del Green Deal, ma crediamo fortemente che le imprese e le associazioni debbano avere un ruolo di maggiore responsabilità lavorando per obiettivi.
Paolo Marini
Managing Director DS Smith Packaging Italia
"Le imprese e le associazioni sono soggetti competentiin grado di dare un forte supporto al raggiungimento degli obiettivi prefissati.Riciclo e riuso possono coesistere e le aziende, dovendo raggiungere obiettivi chiari e condivisi, devono avere l'autonomia di operare scegliendo di volta in volta la soluzione migliore. L'Italia, facendo di necessità virtù, ha svolto un ottimo lavoro nella gestione dell'economia circolare e attraverso il supporto dei consorzi, ha raggiunto importanti obiettivi in termini di carta riciclata, raggiungendo una percentuale dell'85% ovvero il target che la comunità europea si è posta fissato per il 2030. I risultati raggiunti in Italia sono un punto di riferimento per il sistema di riciclo europeo.”
Stando ai dati dell'analisi del ciclo di vita utile forniti da FEFCO4, i vassoi in plastica riutilizzabili devono essere riutilizzati almeno 63 volte per essere ecologicamente sostenibili. Al contrario, con una percentuale di riciclaggio pari a oltre l'80%, il cartone è il materiale da imballaggio più riciclato, e il settore è impegnato in ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione.
Nell’ultimo decennio, DS Smith ha sviluppato un modello circolare che utilizza solo imballaggi a base di carta 100% riciclabili. L’azienda ha anche collaborato con i più grandi marchi a livello mondiale per sostituire la plastica con materiali riciclabili nelle loro filiere e ha creato più di 1.000 modelli di riutilizzo, oltre a esplorare progetti pilota e collaborazioni in situazioni in cui il riutilizzo del cartone ha un senso.